I nostri fratelli e le nostre sorelle perseguitati chiedono a gran voce le nostre preghiere, non solo per il loro personale conforto, ma anche per testimoniare la grazia e la fedeltà di Dio ad altri.
(Apocalisse 3:2)
In tanti paesi del mondo ci sono donne, bambini, uomini, che soffrono perché seguono Gesù
I cristiani attualmente sono il gruppo religioso maggiormente perseguitato al mondo. A causa della loro fede in Cristo, più di 245 milioni di credenti (https://www.porteaperteitalia.org/persecuzione/)subiscono discriminazioni, persecuzioni o atti di violenza da parte di adepti di altre religioni o da parte di regimi totalitari. I cristiani sono trattati spesso come cittadini di secondo rango, ai quali vengono negati persino i diritti umani più elementari.
La persecuzione si manifesta attraverso offese, minacce, vessazioni, attacchi fisici, violenze di ogni tipo, incarceramenti immotivati, nei confronti di(in questo caso specifico) cristiani o comunità(chiese) con lo scopo di impedire la propagazione della loro fede e di estirparla perché ritenuta un'offesa al pensiero, alle tradizioni o alla religione dominante. Secondo questa definizione dunque, la persecuzione non è un evento casuale, ma organizzato volontariamente.
I fenomeni persecutori nei confronti dei cristiani sono diventati negli ultimi tempi sempre più gravi a tal punto che una sempre maggiore attenzione è stata riservata da parte dei media nazionali e internazionali che solitamente trascuravano questa piaga. La persecuzione dei cristiani è entrata oggi a far parte dell'agenda di molte entità politiche nazionali e internazionali, ma ancora tanti cristiani del cosiddetto “Mondo libero” ignorano o peggio sottovalutano la realtà della chiesa perseguitata, della parte del corpo di Cristo che soffre per la fede in Gesù. Porte Aperte opera nei paesi più difficili per i cristiani, allo scopo di rafforzare e sostenere coloro che subiscono la persecuzione a causa della loro fede in Dio, equipaggiandoli affinché possano portare la luce di Cristo nei luoghi più oscuri.
Una delle grandi sfide che devono affrontare i cristiani in questi paesi è l'isolamento, dalla Parola di Dio (poiché in alcuni di questi paesi non è permesso o comunque è pericoloso possedere una Bibbia) e dal resto del corpo di Cristo (quindi dalla Chiesa mondiale, poiché mancandovi libertà elementari come quella religiosa, mancano anche i contatti con i credenti di altri paesi).
Porte Aperte desidera raggiungerli, ovunque, con ogni mezzo, per far sentire loro il sostegno e l'incoraggiamento di cui hanno bisogno.
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